L'Azzurro segna 22 punti in una gara molto nervosa, quattro gli espulsi. Toronto vince ancora senza Bargnani, Boston cade all'overtime nonostante Pierce
ROMA, 22 dicembre - C'è la firma bella chiara di Marco Belinelli nella vittoria dei Chicago Bulls al Madison Square Garden: 22 punti con 11/12 ai tiri liberi, 7 rimbalzi e quarta vittoria in cinque partite per i Tori. La partita sarà ricordata soprattutto per le espulsioni: decisiva quella di Carmelo Anthony (29 punti) a 6 minuti dalla fine, a causa del secondo tecnico. Fuori per proteste anche il coach dei Knicks Mike Woodson e fuori anche Tyson Chandler e Joakim Noah dopo uno scontro molto pesante. Anthony chiude con meno 30 punti per la prima volta nelle ultime quattro partite, Knicks ko per la seconda volta in tre gare in casa, dopo averne vinte 10 partite consecutive. Per Chicago, fantastica prestazione di Luol Deng al season-high da 29 punti e 13 rimbalzi. All'Air Canada Centre arriva la quinta vittoria consecutiva per i Raptors, pur privi di Andrea Bargnani, infortunato: il 93-90 porta la firma di Terrence Ross, rookie capace di segnare 7 dei suoi 13 punti nel quarto periodo, con un paio di schiacciate. Intuile il tentativo di tripla tentato da J.J. Redick sulla sirena. Toronto aveva perso per infortunio a un dito un altro rookie, Jonas Valanciunas, dopo pochi minuti di partita ma quest'anno sembra che i Raptors più perdono giocatori, più giocano meglio.
SPURS OK - Tony Parker segna 25 punti, Tim Duncan ne aggiunge 15 con 10 rimbalzi e Manu Ginobili si ferma a quota 13: i big-three degli Spurs piegano gli Hornets 99-94. Una gara in casa era quello che ci voleva per gli Spurs, che ne avevano giocate sei delle ultime sette lontani dall'AT&T Center. Arriva la 20a vittoria in stagione, la nona (su 11) in casa. Inutili i 18 punti (con 11 rimbalzi) di Anthony Davis: per New Orleans è la 10 sconfitta in fila. Paul Pierce, 35 punti, 12 rimbalzi, 5 assist e 3 palle rubate, non basta ai Celtics: the Truth segna la tripla che permette ai biancoverdi di giocarsi l'overtime contro i Bucks, ma poi non va a bersaglio nei secondi finali del supplementare, permettendo a Sanders di schiacciare il canestro decisivo. Pazzesca la prestazione del lungo di Milwaukee, dominante contro Kevin Garnett: 17 punti, 20 rimbalzi, 3 assist, 2 recuperate e 1 stoppata. Numeri che combinati con quelli di Monta Ellis, 27 (di cui 5 nel supplementare), spiegano il 99-94 finale.
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