I Raptors superano New York nonostante un Bargnani a secco (e fischiato). Denver cade a Washington, Chicago vince facile a Charlotte. L.A. batte anche Portland con 40 di Bryant
NEW YORK, 23 febbraio – Toronto approfitta della crisi di New York, che con il 100-98 rimediato in Canada subisce la quarta sconfitta di fila. Decide un favoloso Rudy Gay, 32 punti, 27 dei quali nella ripresa, anche se il canestro decisivo è di Kyle Lowry (15) che va a sfidare in penetrazione Tyson Chandler. A New York non bastano i 32 di Carmelo Anthony, mentre a Toronto si allarga il caso-Bargnani: il Mago chiude a secco di punti e rimbalzi in 13' e viene fischiato dal pubblico di casa. Serata-no per Danilo Gallinari, complice una contusione alla coscia sinistra: l'azzurro chiude con 6 punti nel ko di Denver a Washington (119-113). I Nuggets deludono in difesa, ed è decisivo il 13-0 rimediato dopo l'intervallo, con Okafor e Beal (17 a testa, 25 rimbalzi in due) scatenati. Per Chicago invece la serata a casa di Michael Jordan è positiva: i Bulls vincono di 30 (105-75) mandando otto uomini in doppia cifra, compreso Marco Belinelli (12 con anche 5 rimbalzi e 5 assist). Ai Bobcats non bastano i 27 di Kemba Walker.
RINCORSA – Prosegue la rincorsa dei Los Angeles Lakers, che vincono anche contro Portland per 111-107 con 40 di Kobe Bryant. Il settimo successo in dieci gare tiene i californiani in zona-playoff, ma intanto i Lakers onorano la memoria del proprietario storico Jerry Buss, scomparso lunedi. Nel finale decidono Nash e i liberi di un Bryant che sfiora il 70% al tiro. Si interrompe l'astinenza dei Golden State Warriors nei confronti degli Spurs, digiuno che si protraeva da più di cinque anni e che gli Warriors arrestano vincendo 108-101 dopo overtime. Il grande protagonista della sfida è David Lee, con 25 punti e 22 rimbalzi, ottimo anche Stephen Curry, 19 punti, anche se la scossa alla squadra di Mark Jackson è di Jarrett Jack uscendo dalla panchina (30 punti e 10 assist). I Warriors bagnano così il debutto delle nuove casacche, in stile t-shirt. San Antonio, che a parte i 18 di Ginobili ha poco dalla panchina, perde per la seconda volta nelle ultime 18 uscite nonostante i 19 punti di Duncan e i 18 di Tony Parker. Reduce da tre ko di fila, Oklahoma City reagisce battendo Minnesota 127-111 grazie a Kevin Durant, 27 punti, e Westbrook (37).
RINCORSA – Prosegue la rincorsa dei Los Angeles Lakers, che vincono anche contro Portland per 111-107 con 40 di Kobe Bryant. Il settimo successo in dieci gare tiene i californiani in zona-playoff, ma intanto i Lakers onorano la memoria del proprietario storico Jerry Buss, scomparso lunedi. Nel finale decidono Nash e i liberi di un Bryant che sfiora il 70% al tiro. Si interrompe l'astinenza dei Golden State Warriors nei confronti degli Spurs, digiuno che si protraeva da più di cinque anni e che gli Warriors arrestano vincendo 108-101 dopo overtime. Il grande protagonista della sfida è David Lee, con 25 punti e 22 rimbalzi, ottimo anche Stephen Curry, 19 punti, anche se la scossa alla squadra di Mark Jackson è di Jarrett Jack uscendo dalla panchina (30 punti e 10 assist). I Warriors bagnano così il debutto delle nuove casacche, in stile t-shirt. San Antonio, che a parte i 18 di Ginobili ha poco dalla panchina, perde per la seconda volta nelle ultime 18 uscite nonostante i 19 punti di Duncan e i 18 di Tony Parker. Reduce da tre ko di fila, Oklahoma City reagisce battendo Minnesota 127-111 grazie a Kevin Durant, 27 punti, e Westbrook (37). Per Phoenix, 19 di Goran Dragic, nella notte della prima gara NBA da compagni di squadra dei gemelli Markieff e Marcus Morris.
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