BOLOGNA - Si scusa, ma puntualizza un paio di cose interessanti, Marco Spanghero (foto). Lo fa con un lungo scritto su Facebook all'indomani del fattaccio. "Partendo dal presupposto che ho sbagliato, vorrei chiarire un paio di cose: non intendevo offendere nessuno".
Il talentuoso play-guardia 24enne di Trento è stato protagonista ieri di un vero e proprio caso. Per due volte il triestino ha mandato baci alla curva avversaria dopo aver realizzato una tripla, scatenando le ire del pubblico bolognese, che è così entrato in partita. Poi, dopo un suo fallo (dubbio) su un tiro da tre di Hazell, ha protestato e preso un tecnico che ha di fatto tarpato le ali alla sua squadra. Troppo, specie da parte di un rookie, alla sua prima volta di sempre all'Unipol Arena.
"Stavo effettuando la rimessa - scrive lui - e sono stato coperto di insulti, ho risposto con un semplice sorriso al ragazzo della curva col megafono, non mi è sembrato di aver fatto nulla di male... Ma in futuro prometto che chinerò la testa e che me ne starò triste e zitto senza far nulla di scandaloso, come evidentemente ho fatto visto il casino che si è creato... Metto la bomba e mando dei bacini al ragazzo che mi aveva detto di essere scarso, e che poi mi ha coperto di insulti, mi è sembrata una cosa quasi simpatica da fare, ma chiedo scusa se qualcuno si è offeso (gli inviti a morire mi suggeriscono questo). In secondo luogo ho fatto quel gesto anche per scuotere i miei compagni, non vedevo la carica giusta, avevamo bisogno di una scintilla. E non c'entra il fatto che anche il pubblico avversario si è acceso, non abbiamo perso per questo. Siamo professionisti, l'ambiente non può condizionare la nostra prestazione fino al punto di pensare che abbiamo perso perché il pubblico si è scaldato... Vi assicuro che avevo il pieno controllo della situazione, non sono impazzito. Solo che poi ho preso un tecnico, e questo è stato un grave errore: me ne prendo la responsabilità".
Il tecnico a Spanghero ha in effetti chiuso una partita che era ancora da giocare. Il giocatore di Trento, che pure aveva fatto molto bene fin lì (11 punti con 3/4 da tre in 16 minuti), l'ha finita in panchina, subissato da fischi e insulti di 5000 persone.
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