Bryant rianima i Lakers, Knicks ancora imbattuti

In attesa del sostituto di Brown, i gialloviola travolgono i Warriors. Melo Anthony piega Dallas, bene Denver ma Gallinari è ancora in ombra

ROMA, 10 novembre - In attesa di capire se sarà Phil Jackson a sostituire Mike Brown, i Lakers sono tornati a vincere travolgendo i Golden State Warriors. I gialloviola hanno controllato il match dominando a rimbalzo (58-47) e mandando cinque uomini in doppia cifra. Kobe Bryant ha sfiorato la tripla doppia con 27 punti, 9 rimbalzi e 7 assist, Pau Gasol ha chiuso con 14 punti e 16 rimbalzi. Durante la partita il pubblico ha intonato il coro "We want Phil", un nome che sarebbe di gradimento anche per Bryant: «Conoscete la stima e il rapporto che mi lega a Jackson. Conoscendolo un po' penso che l'unico dubbio che potrebbe avere è quello della salute. Lui è un perfezionista ma se i problemi alla schiena sono superati ed è convinto di potersi rituffare al 100%, allora penso che potrebbe essere interessato a un ritorno sulla nostra panchina».

DENVER OK MA GALLO? - Continua l'inizio di stagione difficile di Danilo Gallinari (2/11 al tiro) che chiude la gara con Utah con 5 punti, 6 rimbalzi e 4 assist: nonostante l'apporto insufficiente dell'ala azzurra Denver trova il terzo successo consecutivo al Pepsi Center piegando i Jazz con la consueta prova di squadra (20 punti in 20 minuti per Corey Brewer). I Nuggets dominano a rimbalzo con Mozgov (15 punti e 10 rimbalzi) e Faried (18 punti e 10 rimbalzi) a fare il bello e il cattivo tempo in vernice e non lasciano scampo ai mormoni che hanno 46 punti dalla panchina ma tirano col 37% dal campo (4/23 da 3). I Nuggets devono però ritrovare il miglior Gallinari, che continua a giocare per la squadra ma ha completamene smarrito il fiuto per il canestro (27.9% dal campo, 18% dall'arco): nelle ultime tre gare l'azzurro è andato in lunetta soltanto in due occasioni.

KNICKS PERFETTI - I Knicks rimangono l'unica squadra imbattuta della NBA (4-0) concedendo solo 37 punti a Dallas negli ultimi due quarti dopo averne incassati 34 solo nel secondo periodo. I Mavericks tirano male dalla distanza (8/28) e perdono troppi palloni, 20 contro le 9 dei Knicks che operano l'allungo decisivo con l'8-0 messo insieme da Anthony e Chandler (98-86 a 5'31 dalla fine): 31 i punti di Melo Anthony, 22 per JR Smith mentre per Dallas ha brillato OJ Mayo (23). Miami (5-1) ha piegato Atlanta nonostante l'assenza di Wade e la botta al ginocchio che limita LeBron James. Teague (20 punti, 17 per Morrow) mette in difficoltà gli Heat con due triple consecutive (87-85 a 2'58 dalla fine) ma nel finale Bosh (24 punti alla fine), Allen (17) e James (21 più 11 rimbalzi) mettono i punti necessari agli Heat per vincere la prima gara esterna della stagione.

CELTICS KO - I 76ers (3-2) si impongono con autorità in casa di Boston (2-3), Phila si costruisce un vantaggio nella prima metà di gara (57-41) e poi respinge la rimonta dei Celtics. Jason Terry firma la tripla del -4 a 10' dalla fine (79-83), ma il sorpasso non arriva mai. Turner (25 punti) chiude i conti con 4 punti consecutivi, per i Sixers anche 21 punti di Holiday, e 15 di Wright. Per Boston, in notevole difficoltà, 24 per Pierce, 14 e 20 assist per Rondo. Si è fermata a due gare la striscia dei Kings (Thompson 17, Thornton 17, Cousins 14), privi di Robinson e sconfitti da San Antonio. Di Tim Duncan (23 punti, 4 assist, 3 recuperi e 4 stoppate) il break nel finale insieme ai 5 punti di Mills (95-83).

DETROIT ANCORA A ZERO - Non serve ai Pistons la splendida partita di Drummond (22 punti) per ottenere la prima vittoria. Troppa la differenza con Oklahoma City, che nell'ultimo quarto mette insieme l'11-1 che le permette di prendere il controllo della partita. Jerebko riporta i suoi a -9 dopo 8 punti consecutivi di Drummond, ma è troppo tardi. Durant ha chiuso in doppia doppia con 25 punti e 13 rimbalzi, 25 anche per Ibaka, 16 per Martin. I Nets (Blatche 15, Lopez 14) hanno travolto i Magic (Moore 18, Afflalo 12) mandando a referto 13 giocatori (anche 6 punti in 7' per Shengelia) e non concedendo un solo vantaggio a Orlando (ancora out Turkoglu).

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