Final Four NCAA L'occasione di Pitino

Written By Unknown on Sabtu, 06 April 2013 | 22.39

Il tecnico che entrerà nella Hall of Fame può rivincere il titolo del college basket a distanza di 17 anni, nonostante l'infortunio di Ware. Syracuse e Michigan outsider, Wichita State la Cenerentola

NEW YORK, 6 aprile – Il gran ballo arriva all'atto finale: alla mezzanotte italiana prendono il via le Final Four NCAA di Atlanta, che avranno una grande favorita (Louisville), due outsider (Syracuse e Michigan) e una Cenerentola (Wichita State). E' la grande occasione per Rick Pitino, alla vigilia del suo ingresso nella Hall of Fame: il 60enne tecnico di Louisville, con un passato sulle panchine NBA di New York e Boston, può rivincere il titolo del college basket a 17 anni dal trionfo con Kentucky, del resto allena la squadra più forte (l'unica testa di serie numero uno arrivata alle Final Four) reduce dal convincente successo su Duke. Un match caratterizzato dal gravissimo infortunio di Kevin Ware, la guardia di Louisville che si è spezzata la gamba destra: operato subito, Ware rientrerà in un anno, ma intanto segue la squadra ad Atlanta, dopo che il suo volto è stato su ogni video d'America negli ultimi giorni, prima per il grave infortunio, poi per le interviste alla ABC e nel David Letterman Show.

LOUISVILLE – Presente alle Final Four già lo scorso anno, la compagine di Rick Pitino basa le proprie fortune soprattutto su tre giocatori: le guardie Russ Smith (26 punti di media nel Torneo) e il senior Peyton Siva, imprendibili nell'uno contro uno, e il lungo senegalese Gorgui Dieng (10.2 punti, 9.5 rimbalzi e 2.5 stoppate in stagione). Il quintetto si completa con i sophomore Chane Behanan e Wayne Blackshear. Il grave infortunio di Ware accorcia la panchina, ma rischia di aver compattato ulteriormente la squadra, che contro Duke è passata dalle lacrime (dei giocatori e dello stesso coach Pitino) per il dramma del 20enne esterno, all'incredibile dominio nella ripresa. E' arrivata alle Final Four con un cammino lineare, senza mai concedere più di 69 punti, e faticando soltanto contro Oregon, nelle Sweet 16.

WICHITA STATE – La squadra di Gregg Marshall è la grande sorpresa, di fatto erede di Butler e Virginia Commonwealth nel ruolo di Cenerentola delle Final Four. Ha eliminato numero 1 e 2 del proprio Regional, Gonzaga e Ohio State, senza dover segnare più di 76 punti. Il simbolo è il mezzo lungo Cleanthony Early, ottimo rimbalzista offensivo, che vicino a canestro fa coppia con il senior Carl Hall. Sul perimetro, i protagonisti sono un altro senior, il play Malcolm Armstead, arrivato da Oregon, e l'interessante freshman Ron Baker, eroe nell'upset su Gonzaga con 16 punti e 4/6 da tre.

SYRACUSE – Gli Orangemen di Jim Boeheim tornano alle Final Four dieci anni dopo il trionfo firmato da Carmelo Anthony. La leggendaria difesa a zona di Boeheim ha deciso la finale del Regional contro Marquette, tenuta a 39 punti, in precedenza Syracuse aveva eliminato la numero 1 Indiana, limitata a 50 punti, senza contare che al debutto Montana era stata fermata a 34. Se la difesa fa la differenza (Syracuse ha tenuto gli avversari del Torneo a 45.75 punti di media) in attacco le responsabilità nelle mani di quattro giocatori, con due guardie come il senior Brandon Triche e il creativo Michael Carter-Williams (12.1 punti e 7.4 assist in stagione, ma sfiora pure i 5 rimbalzi di media) che ha deciso il match contro Indiana, più due uomini di front-line duttili come James Southerland e soprattutto CJ Fair, che porta oltre 14 punti e 7 rimbalzi a gara, ma soprattutto sfiora il 48% da tre.

MICHIGAN – E' la squadra del giocatore dell'anno secondo Associated Press, la guardia Trey Burke, e dei nomi illustri, con i figli d'arte Tim Hardaway Jr. e Glenn Robinson III. I Wolverines di John Beilein tornano alle Final Four a 20 anni dall'ultima volta, con le due finali dei Fab Five capitanati da Chris Webber, Juwan Howard e Jalen Rose. Il Torneo di Michigan è passato attraverso l'incredibile rimonta (dal -14 a 7' dalla fine) contro la numero 1 Kansas, completata con il successo al supplementare propiziato da Burke (23 punti tutti dopo l'intervallo) e dal centro Mitch McGary (25), freshman in grande crescita. Accanto all'asse play-pivot, Michigan può contare su un tiratore come il freshman canadese Nik Stauskas (45% da tre in stagione, 6/6 nella finale del Regional contro Florida) e due giocatori di impatto fisico come Robinson e Hardaway, 10 rimbalzi in due.

PROGRAMMA – Le due semifinali sono in programma oggi, a mezzanotte Louisville-Wichita State, a seguire Syracuse-Michigan. La finale sarà nella notte tra lunedì e martedi, alle 3 ora italiana. Le Final Four saranno in diretta su SkySport2 e ESPN America (canale 214 di Sky).

 


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