Nelle prossime ore il playmaker di Portland sarà nominato miglior debuttante della stagione NBA
NEW YORK – Sarà Damian Llillard il rookie dell'anno NBA. Il playmaker da Weber State non è riuscito a raddrizzare le sorti dei Portland Trail Blazers, che hanno vinto soltanto 33 gare, ma di sicuro è stato il debuttante più convincente in un'annata in cui i primi due scelti nel draft (Anthony Davis e Michael Kidd-Gilchrist) non hanno brillato, mostrandosi ancora acerbi. Il 23enne Lillard, che invece ha completato i quattro anni al college, ha chiuso con 19 punti, 3.1 rimbalzi e 6.5 assist, con quattro gare oltre quota 30 e un record di 38 fissato il 10 aprile contro i Los Angeles Lakers, in pieno trend negativo, visto che i Blazers hanno chiuso l'annata con 12 sconfitte consecutive. Sempre contro i Lakers, Lillard debuttò nella NBA con 23 punti e 11 assist (soltanto Oscar Robertson e Isiah Thomas avevano esordito nella Lega con un 20+10 assist), e ha pure aggiunto la vittoria nello Skills Challenge all'All Star Game.
COME ROY – Era dal 2006/07, anno in cui Brandon Roy fu il miglior debuttante, che un giocatore dei Blazers non vinceva il premio. Ma c'è un altro punto in comune tra Lillard e il suo predecessore: Roy era stato l'ultimo giocatore scelto con il numero 6 a vincere il titolo di miglior rookie.
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