Riscatto Miami Chicago pesante ko

Lebron James e compagni pareggiano la serie, i Bulls finiscono anche a -46 in un match caratterizzato da nove falli tecnici e dalle espulsioni di Noah e Gibson

NEW YORK - La vendetta dei Miami Heat campioni in carica non si fa attendere. Guidati dai 19 punti di LeBron James (tutti nel primo tempo) gli Heat dominano la ripresa di una sfida che finisce 115-78, con Miami avanti di 46 punti (104-58), e con Chicago che perde il controllo dei nervi: in una sfida caratterizzata da nove falli tecnici (il primo dopo soli 22" a Dwyane Wade per aver lanciato il pallone contro Marco Belinelli) i Bulls perdono per espulsione Joakim Noah e Taj Gibson nel giro di pochi secondi nel quarto periodo. La serie si sposta a Chicago sull'1-1, ma con Miami tornata in controllo, con un successo firmato anche dai cambi Ray Allen (21 in 19') e Norris Cole (18). Chicago, che rientra dall'intervallo con il 4/17 del terzo quarto, ha 13 da Belinelli, 12 da Noah e 11 da Robinson.

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Al via i playoff senza un padrone

Questa sera inizia la post-season con tutte le serie al meglio delle sette gare. Le favorite? Varese, Milano e Siena, tutte dalla stessa parte di tabellone

ROMA - I playoff di Serie A più incerti degli ultimi anni iniziano questa sera, con gara1 di Banco Sardegna Sassari-Lenovo Cantù (ore 21, diretta RaiSport2) e Acea Roma-Trenkwalder Reggio Emilia, mentre domani si disputerà il primo atto di Emporio Armani Milano-Montepaschi Siena (ore 20.30, diretta RaiSport1) e Cimberio Varese-Umana Venezia. Ogni serie disputerà i propri match a 48 di distanza l'uno dall'altro. Da quest'anno, ogni turno avrà serie al meglio delle sette gare, un fattore che aumenta l'equilibrio, già piuttosto alto considerando che a guidare la regular season sono state sorprese come Varese, Sassari e Roma.

VARESE-VENEZIA - E' un caso più unico raro di sfida tra prima e ottava, in cui quest'ultima ha vinto entrambi i precedenti stagionali, rifilando ai lombardi l'unico ko casalingo. La Cimberio del veneziano Frank Vitucci (allenatore dell'anno) viene messa alla prova nei playoff, dopo aver sconfitto tutte le big per almeno una volta in stagione trovando ogni volta un protagonista differente tra Mike Green, Adrian Banks, Ebi Ere, Bryant Dunston e il miglior Under 22 della Serie A Achille Polonara, tuttavia si trova nella parte di tabellone con le altre favorite, Milano e Siena. La Reyer è una mina vagante, non ha mai trovato continuità ma ha avuto il 50% di successi contro le squadre da playoff. Attenzione al duello tra Green e Kee Kee Clark, che nei due match stagionali contro Varese ha segnato 49 punti.

MILANO-SIENA - La rivincita dell'ultima finale-scudetto parte con il dubbio legato a Keith Langford, acciaccato e in forse per gara1. Al suo posto è in rampa di lancio Alessandro Gentile, che le migliori gare della stagione le ha disputate nel 2-0 dell'Emporio Armani contro il Montepaschi (13 punti a Siena, 22 in casa, quando mancava proprio Langford). E il 20enne arriva ai playoff con 16.5 punti di media nelle ultime 10 gare, tutte da titolare. Contro gli alti e bassi di Milano (deludente in casa, ma 11 volte vincitrice fuori), rinforzata dall'arrivo di Mensah-Bonsu in alternativa a Bourousis, il Montepaschi cerca di ritrovare la forma invernale, quando sfiorò i quarti di finale di Eurolega, prima di crollare per stanchezza e acciacchi. Il faro è Bobby Brown, capocannoniere di Eurolega, nel settore esterni (con anche Christmas, Moss a Hackett) più fisico della Serie A.

SASSARI-CANTU - Nella parte bassa del tabellone, si sfidano la miglior testa di serie e la terza squadra italiana di Eurolega. Due squadre ai poli opposti: Sassari ha il miglior attacco ed è 13-2 in casa, Cantù ha la miglior difesa del campionato, il peggior attacco del girone di ritorno, e in trasferta ha vinto solo 6 gare su 15, un problema per chi dovrà costruire il proprio cammino fuori casa. Ed è differente anche il modo in cui arrivano: Sassari ha vinto le ultime quattro sfide segnando 101 punti di media, Cantù ha perso cinque delle ultime sette, superando soltanto una volta quota 80. Si affrontano le squadre che di recente hanno effettuato i cambiamenti più profondi: Drew Gordon e Sani Becirovic hanno allungato le rotazioni di Sassari, che peraltro resta ancorata ai 47.5 punti di media dei tre esterni Travis e Drake Diener e Bootsy Thornton, mentre la Lenovo - che ha scontato la cessione di Markoishvili - ha inserito Joe Ragland, per colmare l'assenza di un giocatore in grado di condurre il pick-and-roll e creare anche a giochi rotti.

ROMA-REGGIO EMILIA - E' la sfida inedita, che premia due delle sorprese della stagione. L'Acea è tornata a vivere un'annata positiva dopo quasi un lustro, la Trenkwalder è tornata ai playoff dopo 14 anni. Guidata dall'MVP del campionato Gigi Datome, Roma ha difeso il terzo posto vincendo le ultime tre gare, Reggio Emilia invece è esplosa nel girone di ritorno (10 vittorie su 15) grazie al suo bomber Donell Taylor e all'innesto di Troy Bell, sesto uomo che per quattro volte ha superato quota 20. Interessante il duello nell'asse play-pivot, da una parte ci sono i fuochi d'artificio di Jordan Taylor e Gani Lawal, abituati a giocare sopra il ferro (oltre tre schiacciate a gara per il centro), dall'altra la solidità di Andrea Cinciarini e Greg Brunner, provenienti dall'Eurolega di Cantù, e bravissimi a garantire una base per la squadra di Max Menetti (secondo nella graduatoria di allenatore dell'anno) e Alessandro Dalla Salda, dirigente dell'anno.

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Brindisi conferma anche il ds Nicolai

BRINDISI – L'Enel getta le basi per il futuro, dopo la prima salvezza di sempre nel massimo campionato. Rinnovato l'accordo con Piero Bucchi (e anche il suo vice Daniele Michelutti e il preparatore atletico Marco Sist) ormai da mesi, Brindisi ha confermato anche il pivot di passaporto bulgaro Cedric Simmons, e ora tocca al direttore sportivo Renato Nicolai. Il dirigente bolognese ex Fortitudo, Ferrara e Biancoblu era arrivato a Brindisi un anno fa, ora l'Enel cerca un general manager per condurre il mercato.

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Playoff in tv, si parte da Sassari

Gara1 della serie tra Banco Sardegna e Lenovo Cantù sarà la prima delle cinque dirette già programmate su RaiSport, con un commentatore d'eccezione: Charly Recalcati

ROMA – La Legabasket ha annunciato le prime cinque dirette su RaiSport per i playoff. Si comincia con gara1 di Banco Sardegna Sassari-Lenovo Cantù, domani sera alle 21 su RaiSport2, seguita dal primo atto di Emporio Armani Milano-Montepaschi Siena (venerdì alle 20.30 su RaiSport1). Per gara2, l'unica diretta sarà domenica, per Cimberio Varese-Umana Venezia alle 17.30 su RaiSport1. Per gara3, lunedì alle 20.30 (RaiSport1) ci sarà Trenkwalder Reggio Emilia-Acea Roma, martedì (sempre alle 20.30 su RaiSport1) ci sarà Montepaschi Siena-Emporio Armani Milano. Da notare che nella squadra dei commentatori di RaiSport ci sarà un'aggiunta d'eccezione come l'ex azzurro Charly Recalcati.

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Chicago sbanca Miami, Ginobili gela i Warriors

Robinson e Butler guidano i Bulls, Belinelli in doppia cifra. A Golden State non bastano i 44 punti di Curry, decide Ginobili dopo due overtime

NEW YORK – I Chicago Bulls non smettono di fare miracoli. A 48 ore dalla vittoria in gara7 a Brooklyn, la squadra di Tom Thibodeau vince anche gara1 della semifinale di conference a Miami per 93-86, pur dovendo fare a meno ancora una volta di Derrick Rose, Luol Deng e Kirk Hinrich, ma i loro sostituti non li fanno rimpiangere, con i 58 punti del trio Nate Robinson (27 con 9 assist), Marco Belinelli (10) e Jimmy Butler (21 con 14 rimbalzi). Belinelli prosegue il suo momento d'oro, e con un gran finale si consola anche per i 15.000 dollari di multa assegnati dalla NBA per l'esultanza giudicata "oscena" (la danza di Sam Cassell, in qualche modo ad indicare le dimensioni degli attributi) dopo la tripla decisiva a Brooklyn.

MIRACOLO – Contro gli Heat arrugginiti da otto giorni senza gare, Chicago disputa una prova difensiva magistrale, dettata dal lavoro incredibile di Butler su LeBron James, che chiude a 24, ma che nei primi due quarti viene tenuto a 2 punti (nella notte in cui riceve il trofeo di MVP). Quando James si accende ad inizio quarto finale, Miami tocca il +7 sul 76-69, ma Chicago ha il merito di restare attaccata alla partita, grazie anche al predominio a rimbalzo (46-32, con 11 palloni catturati da Noah). Il resto lo fanno Robinson, autore di 11 punti negli ultimi 6', e Belinelli, che si scrolla di dosso una serata difficile al tiro (1/8 nei primi 45') e per due volte infila la tripla del pari. Nel secondo caso, il bolognese avvia il parziale di 10-0 con cui Chicago sfreccia via negli ultimi 2', perchè dopo l'83-83 di Belinelli, Robinson segna in arresto e tiro e poi in penetrazione, mentre dall'altra parte sbagliano in sequenza Bosh, Wade e James. E la serie prende subito una piega inattesa.

SAN ANTONIO-GOLDEN STATE 129-127 (2OT, serie 1-0 San Antonio) - Agli Spurs ci vogliono due overtime e una tripla di Manu Ginobili a fil di sirena per domare i Warriors: San Antonio recupera 16 punti a 4' dal termine del quarto periodo con un break di 18-2 e poi al secondo overtime mette con Ginobili la tripla della vittoria. Incredibile ancora una volta Stephen Curry, 44 punti (22 in un irreale terzo quarto) e 11 assist, importanti i 19 punti di Klay Thompson e Harrison Barnes, oltre ai 15 di Jack. San Antonio capitalizza i 28 punti di Tony Parker, i 22 di Danny Green, i 19 di Tim Duncan, i 18 di Kawhi Leonard e i 16 di Manu Ginobili.

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Sacramento, il segreto del mancato trasferimento

I nuovi proprietari dei Kings rinunceranno ai soldi provenienti dalle franchigie più ricche, e la franchigia non si sposterà fino al 2016

NEW YORK – A pochi giorni dal voto del comitato dei proprietari Nba – contrari al trasferimento dei Sacramento Kings a Seattle – è emersa una delle ragioni che hanno fatto pendere la bilancia in favore della cordata intenzionata a mantenere la franchigia in California. Il miliardario del settore software, Vivek Ranadive, avrebbe infatti accettato di lasciare sul tavolo le decine di milioni di dollari che i Kings riceverebbero dal patto legato alla divisione dei proventi, secondo quanto riportato dallo Sports Business Journal. Di fatto, le franchigie che chiudono in attivo economico redistribuiscono parte degli utili alle realtà dei mercati più piccoli, di solito in deficit. E attraverso questo sistema i Kings avrebbero ricevuto circa 20 milioni di dollari a fine stagione. La scelta dei possibili nuovi proprietari di Sacramento di fare a meno di questi soldi avrebbe convinto i proprietari delle altre squadre, che in teoria avrebbero avuto maggiore convenienza con la presenza di una franchigia a Seattle, mercato più florido rispetto a Sacramento. E così i Kings non si muoveranno, almeno fino al 2016.

ARENA – Ranadive è convinto che, con la costruzione della nuova arena nella capitale californiana, aumenterà il fatturato economico per i Kings. Per la nuova arena dovrebbero essere impiegati 250 milioni di dollari in fondi pubblici (e a lavorare per mantenere i Kings in città è stato anche il sindaco Kevin Johnson, ex stella NBA), mentre per l'acquisto del 65% delle quote della franchigia Ranadive pagherebbe 341 milioni. Ma non si arrendono gli investitori intenzionati a spostare l'attività a Seattle: il gruppo guidato da Chris Hansen potrebbe offrire comunque 550 milioni per acquistare la franchigia.

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LeBron James MVP per la quarta volta

ROMA - Per la quarta volta nelle ultime cinque stagioni, proprio come Bill Russell, LeBron James è stato eletto Mvp della regular season NBA. Il fuoriclasse dei Miami Heat ha così eguagliato Wilt Chamberlain e continuato l'inseguimento di Michael Jordan e lo stesso Russell che sono a quota 5: nelle votazioni LBJ ha collezionato 1.207 punti, con 120 voti su 121 che lo hanno premiato col primo posto. Alle spalle di James, che ha guidato gli Heat al miglior record della Lega (66 vittorie e 16 sconfitte) con 26.8 punti, 8 rimbalzi e 7.3 assist di media, sono arrivati Kevin Durant (765), Carmelo Anthony, (475), Chris Paul (289) e Kobe Bryant (184).

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Virtus, Villalta nuovo presidente

BOLOGNA – Renato Villalta diventerà presidente della Virtus Bologna. Dopo una riflessione durata alcuni giorni, l'ex bandiera del club bianconero – che ritirò il suo numero 10 – ha accettato la proposta della Fondazione Virtus, proprietaria del club. Il 58enne Villalta torna alla V nera, con cui giocò per 13 stagioni vincendo tre scudetti, in una parentesi da giocatore che lo vide trionfare anche con la nazionale agli Europei 1983.

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Belinelli nella storia Chicago sfiderà Miami

L'azzurro firma 24 punti nella vittoria dei Bulls a Brooklyn, propiziata anche da un Joakim Noah mostruoso (24 e 14 rimbalzi), ed è il primo italiano in semifinale di conference. In 48 ore, gara1 contro i campioni in carica

NEW YORK – Se non è un miracolo, poco ci manca. Senza Derrick Rose, Kirk Hinrich e Luol Deng, Chicago ribalta l'inerzia sfavorevole nella serie contro Brooklyn ed espugna il Barclays Center per 99-93. Per la prima volta nella storia della franchigia, Chicago vince gara7 fuori casa, e il merito è di Marco Belinelli (24 punti e 6 rimbalzi in 41') e di Joakim Noah, 24 con 14 rimbalzi, mattatori in una serata in cui i Bulls conducono dal primo all'ultimo minuto. E ora Chicago avrà poche ore per preparare la semifinale di conference (la prima per un italiano nella NBA) contro i Miami Heat di LeBron James, che verrà premiato MVP prima di gara1, che verrà disputata fra meno di 48 ore.

VANTAGGIO – Chicago parte subito forte, con Belinelli a 7 punti sul 13-15, quando Nate Robinson (12) mette una tripla a fare da preludio allo show offensivo di Joakim Noah, bravissimo a convertire gli scarichi in punti. Ma è la difesa di Chicago a fare la differenza: dopo alcune gare non brillanti, il marchio di fabbrica dei Bulls torna ad emergere, favorito anche dalla serataccia di Joe Johnson (2/14 al tiro), e così nel secondo quarto Chicago scappa fino al +17 con Noah e Boozer (17), ma pure con gli inattesi Marquis Teague e Daequan Cook, con il 44-61 dell'intervallo. Brook Lopez (21) e soprattutto Gerald Wallace (19), con due triple, scuotono i Nets, che tornano a -4 con Deron Williams (65-69), ma una schiacciata di Belinelli e due canestri di Noah fermano la rimonta. Boozer riporta i Bulls in doppia cifra di vantaggio (76-86) ad inizio quarto finale, ma la pennellata finale è di Belinelli, che spegne le ultime velleità di Williams (24 e 7 assist) con una tripla a 4'52" dalla fine, e con una penetrazione a sinistra per il +7 a 2' dalla sirena. Il canestro che mette il sigillo su una notte magica per il bolognese, primo italiano a superare un turno nei playoff NBA.

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Sigma-Pistoia ultimo atto per il primato

Nel turno conclusivo di Legadue, si decidono anche i ballottaggi per quarto, sesto e ottavo posto, con la Biancoblu in vantaggio su Scafati

ROMA – La Legadue chiude la regular season con la sfida a distanza tra Sigma Barcellona e Giorgio Tesi Group Pistoia per il primato in regular season. Barcellona parte con il vantaggio del 2-0 nel confronto diretto con i toscani, tuttavia all'ultimo turno (oggi alle 19.30) i siciliani vanno sul campo di una Givova Scafati che si gioca le ultime chance di playoff (nel match in diretta su RaiSport2). Per Pistoia (nella foto il nuovo acquisto Diego Fajardo) la sfida odierna è più semplice, almeno nelle previsioni, visto che la squadra di Paolo Moretti è a Frosinone contro la Prima Veroli in coda alla classifica. Veroli, reduce dalla penalizzazione di 4 punti intimata dal Consiglio Federale, nelle ultime ore ha vissuto un'altra sentenza negativa, per un suo giocatore: la Fiba ha confermato la sanzione per Paul Marigney, che dovrà pagare 50.000 dollari a Scafati per una vertenza risalente alla scorsa estate.

POSIZIONI – Da stabilire anche le posizioni alle spalle di Casale Monferrato, terza e oggi ferma per il turno di riposo. Brescia ospita Trento, se la Centrale del Latte vince è sicura del quarto posto, se perde è quinta, visto che viene raggiunta da Forlì o Verona (entrambe in vantaggio nello scontro diretto su Brescia) che si affrontano al PalaFiera. I romagnoli dovrebbero essere senza Terrence Roderick, per problemi al piede destro, ma quantomeno è atteso il recupero di Bo Spencer. Se chi vince tra Le Gamberi e Tezenis può finire quarto, chi perde può scivolare anche al settimo posto, visto che Trento – a -2 da Forlì e Verona - ha lo scontro diretto a favore sia contro gli scaligeri (2-0) che contro la FulgorLibertas. L'ultima qualificazione per i playoff se la giocano Biancoblu e Scafati: i bolognesi ospitano Ferentino, e basta il successo sui ciociari per agganciare almeno l'ottavo posto, in caso di sconfitta la Biancoblu dovrà sperare nel ko di Scafati (che ha Keddric Mays in dubbio per problemi ad una caviglia) contro Barcellona. La Biancoblu può chiudere al settimo posto, accade in caso di vittoria su Ferentino con contemporanea sconfitta di Trento a Brescia.

ALTRE – A chiudere il programma sono due sfide tra squadre senza obiettivi di classifica: da una parte Capo d'Orlando ospita l'Aget Imola, che non vince in trasferta da cinque mesi e che per arrivare in Sicilia ha affrontato una trasferta di 12 ore in treno. Dall'altra si affronteranno Fileni Jesi e AcegasAps Trieste.

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Serie A, volata tra Roma, Milano e Siena

In palio il terzo posto, con l'Acea in vantaggio su Emporio Armani e Montepaschi, la rivincita dell'ultima finale è probabile già nei quarti. Cantù fa debuttare Ragland

ROMA – Si conclude la stagione regolare di Serie A, con un ultimo turno (domani alle ore 20) che dovrà stabilire tre delle quattro serie di playoff, mentre è già certo l'accoppiamento tra Varese e Venezia. Peraltro, Cimberio e Umana si affronteranno già domani in Laguna, e il primo ritorno al Taliercio di Frank Vitucci a 17 anni dalla promozione in A della Reyer (poi neutralizzata dalle traversie societarie del club) sarà una sorta di prova generale della post-season.

VOLATA - E' certa del secondo posto Sassari, che domani sarà a Siena nel match in diretta su RaiSport1: il Montepaschi (senza Janning) cercherà di vendicare il -30 dell'andata, ma per chiudere al quarto posto avrà bisogno di vincere sperando in un improbabile ko dell'Emporio Armani contro Brindisi. La squadra di Scariolo dovrebbe recuperare Ioannis Bourousis, e dovrà decidere quale straniero escludere tra Leon Radosevic e Pops Mensah-Bonsu. Milano ha ancora velleità di terzo posto, ma oltre al suo successo servirà anche il ko di Roma contro Montegranaro, in un match in cui l'Acea farà debuttare Brian Bailey. In questo modo, è molto probabile un quarto di finale tra Emporio Armani e Montepaschi, rivincita della finale dello scorso anno.

RAGLAND - Esordio anche per Cantù, che a Bologna contro la Virtus inserirà Joe Ragland. I brianzoli, con Nicolas Mazzarino alla presenza numero 400 in Serie A, sono ancora in corsa per il sesto posto, ma dovranno vincere e in contemporanea servirà un ko di Reggio Emilia a Caserta (differita La7d e SportItalia2 alle 0.30), contro la Juve che riceverà il saluto del pubblico dopo un'eccellente stagione nonostante l'organico ristretto.

ALTRE – A completare il turno saranno i due match tra le squadre senza più obiettivi: a Pesaro, la Scavolini-Banca Marche ospiterà la Sidigas Avellino, che intanto lavora per rinnovare con Jaka Lakovic. A Cremona, la Vanoli – a chiudere un'annata coincisa con una comoda salvezza – sfiderà l'Angelico Biella al passo di addio dalla Serie A.

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Calvani sprona Roma: Voglio il terzo posto

Battendo Montegranaro al Palatiziano, l'Acea sarebbe certa di centra un risultato incredibilmente positivo, viste le premesse di inizio stagione

ROMA - Ultimo atto di regular season per l'Acea Roma, che nel turno finale della Serie A sarà impegnata contro Montegranaro. Una sfida che vanta già tre precedenti in stagione, terminati tutti in favore della Virtus: due amichevoli, una a Roma in pre-season e una Montegranaro per la raccolta benefica Telethon, oltre alla partita di andata, vinta all'overtime 84-86 dopo una lunga rimonta partita dal -16 e nonostante gli infortuni di Taylor e D'Ercole. La Sutor ha raggiunto la salvezza da diverse settimane ma vorrà ben figurare nell'ultimo appuntamento stagionale come già fatto contro Milano e Varese. La Virtus, vincendo contro i marchigiani, ha l'opportunità di centrare il terzo posto. Nella giornata di ieri si è aggregato al gruppo il nuovo acquisto Bryan Bailey, che sarà a disposizione di coach Calvani per la sfida di domani.

PAROLA AL COACH - Queste le parole di Calvani: «La partita con Montegranaro rappresenta per noi la prima gara dei playoff. Siamo fortunati ad incontrare la Sutor che, per caratteristiche tecniche, per qualità e sotto l'aspetto tattico sia offensivo che difensivo, rappresenta il miglior viatico per prepararci alla prima gara dei playoff. Non avremo molto tempo per preparare le partite, sarà decisivo il clima che la squadra riuscirà a portare subito in campo. Quella contro Montegranaro è una partita che prendiamo con rispetto, perché conosciamo la competitività dell'avversario e ciò che può proporre durante i 40 minuti. Nell'ultima partita ha tenuto in scacco Siena realizzando un punteggio estremamente alto. Puntiamo alla vittoria, il terzo posto è stato un obiettivo faticoso da raggiungere. Nessuno ci ha regalato niente, abbiamo conquistato ogni risultato con il lavoro svolto in settimana e siamo stati bravi ad approfittare delle mancanze di altri club. Chiudere la fase regolare al terzo posto sarebbe un risultato estremamente prestigioso».

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Volata Serie A, cinque posti da assegnare

Varese e Sassari sono certe delle prime due posizioni, Venezia è ottava. Si va verso un quarto di finale Milano-Siena

ROMA – Ad un turno dalla fine della regular season (domenica ore 20), la Serie A ha soltanto una serie dei quarti di finale di playoff già stabilita, quella tra Cimberio Varese e Umana Venezia, già certe del primo e dell'ottavo posto. L'altra certezza è il secondo posto del Banco Sardegna Sassari, mentre per le altre posizioni è ancora tutto da stabilire. Vediamo le situazioni, squadra per squadra.

ROMA (38 PUNTI) – L'Acea ospiterà Montegranaro, squadra che non ha più nulla da chiedere, e inserirà anche Brian Bailey, innesto utile per i playoff. Con un successo, i capitolini saranno certi del terzo posto, con una sconfitta dovranno invece sperare nel ko di Milano contro Brindisi. Infatti in caso di parità a due con l'EA7 – o a tre con anche Siena - l'Acea sarà quarta. In caso di sconfitta e di parità soltanto contro il Montepaschi, l'Acea sarà comunque terza.

MILANO (36) – L'Emporio Armani balla tra tre posizioni, cioè terza, quarta e sesta. La squadra di Sergio Scariolo, che chiuderà contro l'Enel, sarà terza in caso di successo con contemporaneo ko di Roma (grazie al 2-0 sull'Acea). In caso di vittoria abbinata al successo di Roma, l'EA7 sarà comunque quarta, grazie al 2-0 su Siena. In caso di ko, abbinato ai successi di Siena e Reggio Emilia, la squadra di Scariolo scivolerà al sesto posto, per via dello 0-2 contro la Trenkwalder.

SIENA (36) – I campioni d'Italia non scappano dalla parte di tabellone di Varese, visto che oscillano soltanto tra quarto e quinto posto. Il Montepaschi è quarto se batte Sassari (nel match in diretta su RaiSport) con Milano sconfitta contro Brindisi, ma c'è un'altra possibilità per il quarto posto: se Siena perde, ma al tempo stesso perde anche Milano mentre Reggio Emilia vince a Caserta, in questo caso nella parità a tre il Montepaschi sarebbe quarto davanti a Trenkwalder ed Emporio Armani. In caso di vittoria di Milano, invece, Siena sarà comunque quinta, anche in caso di parità a tre con Emporio Armani e Roma, che premierebbe l'EA7.

REGGIO EMILIA (34) – La neopromossa è tra quinta e settima posizione. Reggio Emilia salirà al quinto posto in caso di vittoria a Caserta con contemporanea sconfitta di Milano (a prescindere dal risultato di Siena). Se Milano vince, Reggio Emilia non può andare oltre il sesto posto, visto lo 0-2 contro Siena. Ma esiste una combinazione negativa per la Trenkwalder, che scivola al settimo posto se perde e viene raggiunta da Cantù.

CANTU' (32) – La Lenovo non scappa dalla parte di tabellone di Sassari. I brianzoli affronteranno il Banco Sardegna qualora dovessero chiudere al settimo posto, quindi in caso di sconfitta a Bologna contro la Virtus (la Lenovo può essere raggiunta da Venezia, contro cui ha lo scontro diretto a favore) oppure in caso di vittoria ma con contemporaneo successo di Reggio Emilia. In caso di vittoria di Cantù e di sconfitta della Trenkwalder, la Lenovo sarà sesta.

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Volata Legadue, ancora tre spareggi

Barcellona difende il primo posto a Scafati, contro la Givova che si gioca le ultime speranze di playoff. Forlì-Verona e Brescia-Trento stabilisono le ultime posizioni ancora vacanti

ROMA – L'ultima giornata di regular season di Legadue (domenica alle 19.30) stabilisce gli accoppiamenti dei quarti di finale dei playoff. Sette posizioni su otto sono ancora da definire, e l'unica squadra già certa del proprio piazzamento è la Novipiù Casale Monferrato (terza con 36 punti) che domenica osserva il turno di riposo. Ecco la situazione delle otto squadre che si giocano la posizione, tra queste una verrà eliminata dalla corsa ai playoff.

BARCELLONA (38 PUNTI) – La Sigma ha il primo posto nelle proprie mani: se vince a Scafati (nel match in diretta su RaiSport) è sicura del primato, se perde deve sperare nel ko anche di Pistoia, contro cui la Sigma è 2-0.

PISTOIA (38) – Gioca a Frosinone contro Veroli, è seconda se ottiene lo stesso risultato di Barcellona, è prima se vince e i siciliani perdono.

BRESCIA (32) – Ospita Trento, e con una vittoria è sicura del quarto posto e del fattore campo a favore nel primo turno. In caso di sconfitta è comunque quinta, visto che la Centrale del Latte ha lo scontro diretto a sfavore sia contro Forlì che contro Verona. VERONA (30) – Va a Forlì, e come Le Gamberi viaggia tra quarto e settimo posto. Se vince è almeno quinta, ma può essere quarta in caso di sconfitta di Brescia. Se perde, è sesta soltanto se perde anche Trento (a prescindere dal risultato della Biancoblu), se invece la Tezenis perde e la Bitumcalor vince, gli scaligeri sono comunque settimi.

FORLI' (30) – Riceve Verona, e oscilla tra quattro posizioni, dalla quarta alla settima. Vincendo contro la Tezenis, è come minimo quinta, ma diventa quarta in caso di sconfitta di Brescia. Se invece perde, Forlì scivola al sesto posto, che diventa settimo in caso di parità a due con Trento. Ma se Le Gamberi perde, e vincono sia Trento che Biancoblu (quindi parità a tre a 30 punti), Forlì è sesta davanti a Bitumcalor e ai bolognesi, contro cui i romagnoli sono 2-0.

TRENTO (28) – Va a Brescia, e se vince può salire al sesto posto: accade in caso di parità soltanto con Forlì (quindi con ko di Le Gamberi e Biancoblu) oppure con Verona, oppure con la stessa Verona e la Biancoblu assieme. In caso di parità a tre con Forlì e Biancoblu, è invece settima alle spalle dei romagnoli. Se invece perde, è quasi sicuramente ottava, può salvare il settimo posto soltanto se perdono anche Biancoblu e Scafati, mentre in caso di parità a tre con felsinei e campani Trento è ottava. Se finisce pari soltanto con Scafati, la Bitumcalor è ottava.

BIANCOBLU (28) – Ha il proprio destino in mano: se batte Ferentino, è ai playoff. Se perde, deve sperare nel ko di Scafati, altrimenti in caso di parità con la Givova la squadra di Stefano Salieri è nona e fuori dai playoff. Può puntare al massimo al settimo posto: avviene soltanto in caso di vittoria su Ferentino, con contemporanea sconfitta di Trento.

SCAFATI (26) – Vincere contro Barcellona potrebbe non bastare ai campani, ora al nono posto. Per entrare nei playoff la Givova deve anche sperare nel ko della Biancoblu, ma in caso di sconfitta anche di Trento – quindi con parità a tre con Bitumcalor e Biancoblu - i campani salirebbero addirittura al settimo posto.

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L'Acea si rinforza, preso Bryan Bailey

La squadra di Marco Calvani torna a respirare nelle rotazioni degli esterni, Calvani: «Ringrazio Toti per l'ennesimo sforzo»

ROMA - L'Acea Roma ha raggiunto un accordo fino al termine della stagione con Bryan Jovan Bailey. Nato a Hempstead il 13 maggio 1980 e in possesso del passaporto giamaicano (tesserabile con lo status di Cotonou), Bailey è una guardia che potrà essere utile anche in regia. Bailey è uscito nel 2002 dal college di Bucknell, dove ha chiuso il quadriennio con numeri interessanti. Nella sua ultima stagione (2001-2002) ha viaggiato a 17.4 punti di media, tirando con il 45.3% dal campo e il 39% da tre punti, con 5.3 rimbalzi di media a gara. Alla sua uscita dal college ha iniziato l'avventura in Europa, giocando al Würzburg Basket, club tedesco da cui ha dato il via alla sua carriera nel vecchio continente. Qui si è fatto apprezzare per le sue doti offensive, segnando 17.8 punti di media, tirando con il 38.1% da tre punti. Nella stagione successiva si è trasferito in Olanda, al Landstede Zwolle, per poi trasferirsi al Bosna Sarajevo e al PGE Turow nel 2008. Finisce la stagione ad Oldenburg, per poi firmare con gli Artland Dragons. Nel settembre 2012 si trasferisce a Bayreuth dove viaggia a 12.2 punti di media e 2.7 assist, tirando con il 39.7% da tre punti.

PARLA ALBERANI - Queste le parole del gm Nicola Alberani: «Cercavamo un giocatore che potesse ricoprire più ruoli, che fosse esperto ma che potesse anche darci aggressività e profondità: Bryan Bailey credo che racchiuda tutte queste qualità. Contiamo che possa dare un contributo importante da subito. Ringrazio a nome mio, dello staff e di tutti i tifosi il presidente Toti per questo ennesimo sforzo, segno che davvero tiene alle sorti della squadra». Così coach Marco Calvani: «Ringrazio il presidente Toti ed il gm Alberani per l'innesto di Bailey che sicuramente ci permetterà di tornare in una situazione di equilibrio sugli esterni, come programmato a inizio stagione». Ecco anche il primo commento di Bailey: «Sono felice di venire a Roma e già sono concentrato per cercare di aiutare la squadra nel migliore dei modi possibile. So che la Virtus è stata protagonista di una ottima regular season, adesso spero che insieme possiamo continuare a far bene anche nei playoff». Bailey arriverà nella tarda serata di oggi nella Capitale.

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Milano ritrova Bourousis e vince in amichevole

L'Emporio Armani supera la Vanoli Cremona nel match in favore delle popolazioni colpite dal terremoto dell'anno scorso

MILANO – Alla vigilia dell'ultimo turno di regular season, l'Emporio Armani ritrova Ioannis Bourousis, reduce da due settimane di stop per problemi alla cartilagine di un ginocchio. Il pivot greco segna 4 punti nel successo di Milano sulla Vanoli Cremona per 87-83, nell'amichevole disputata a Viadana (Mantova) con incasso in favore delle popolazioni colpite dal terremoto del maggio scorso.

PUNTI – Milano utilizza tutti e 13 gli uomini a disposizione in rosa, e trova il meglio da Pops Mensah-Bonsu e Malik Hairston (12 punti a testa) e dall'ex di turno Keith Langford (11). Per Cremona, che un mese e mezzo fa aveva battuto la squadra di Sergio Scariolo, 24 per Brian Chase, 18 per Hrvoje Peric e 14 di Tuukka Kotti.

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Rookie dell'anno Vince Damian Lillard

Nelle prossime ore il playmaker di Portland sarà nominato miglior debuttante della stagione NBA

NEW YORK – Sarà Damian Llillard il rookie dell'anno NBA. Il playmaker da Weber State non è riuscito a raddrizzare le sorti dei Portland Trail Blazers, che hanno vinto soltanto 33 gare, ma di sicuro è stato il debuttante più convincente in un'annata in cui i primi due scelti nel draft (Anthony Davis e Michael Kidd-Gilchrist) non hanno brillato, mostrandosi ancora acerbi. Il 23enne Lillard, che invece ha completato i quattro anni al college, ha chiuso con 19 punti, 3.1 rimbalzi e 6.5 assist, con quattro gare oltre quota 30 e un record di 38 fissato il 10 aprile contro i Los Angeles Lakers, in pieno trend negativo, visto che i Blazers hanno chiuso l'annata con 12 sconfitte consecutive. Sempre contro i Lakers, Lillard debuttò nella NBA con 23 punti e 11 assist (soltanto Oscar Robertson e Isiah Thomas avevano esordito nella Lega con un 20+10 assist), e ha pure aggiunto la vittoria nello Skills Challenge all'All Star Game.

COME ROY – Era dal 2006/07, anno in cui Brandon Roy fu il miglior debuttante, che un giocatore dei Blazers non vinceva il premio. Ma c'è un altro punto in comune tra Lillard e il suo predecessore: Roy era stato l'ultimo giocatore scelto con il numero 6 a vincere il titolo di miglior rookie.

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Lakers, inizia la off-season più lunga

Kobe Bryant è infortunato ma conta di tornare all'inizio della prossima stagione con gli stessi compagni di squadra. Tutto ruota attorno a Dwight Howard, in scadenza di contratto

NEW YORK – Il day after dei Los Angeles Lakers ha aperto la off-season più lunga, perchè nei prossimi cinque mesi la franchigia più glamour della NBA (reduce dallo 0-4 in un primo turno di playoff conquistato per il rotto della cuffia nonostante il monte ingaggi più alto della Lega) dovrà costruire il proprio futuro a breve ma anche a lungo termine. I nodi da sciogliere sono tanti, dall'infortunio di Kobe Bryant allo status di free agent di Dwight Howard, che avrà due mesi per prendere una decisione sul proprio futuro. Una decisione che condizionerà ovviamente il domani dei californiani che saranno ancora allenati da Mike D'Antoni, finito nel mirino di critica e tifosi.

BRYANT – Nella conferenza stampa post-serie contro San Antonio, ha difeso D'Antoni dalle accuse legate all'eccessivo utilizzo, causa dell'infortunio al tendine d'Achille: "Davvero pensavate che Mike potesse scegliere quando sostituirmi?". Bryant, sotto contratto per un altro anno a oltre 30 milioni di dollari, ha aggiunto: "Spero di essere pronto per l'inizio della prossima stagione, spero di avere al mio fianco gli stessi compagni, questo gruppo può vincere". Auspicio non semplice, vediamo i motivi.

HOWARD – Superman è free agent, e non sono chiare le sue intenzioni. Così come non è stato chiaro il corso della sua annata, a metà tra una schiena (reduce dall'intervento di un anno fa) che lo ha condizionato e una spalla che ora potrebbe essere operata. L'espulsione in gara4 contro San Antonio, quando i Lakers avevano disperato bisogno di lui, ha lasciato un retrogusto amaro. Kobe ha detto di volerlo ancora in squadra (tra i due il rapporto è migliorato dopo che Howard è andato in ospedale da Bryant dopo l'operazione al tendine d'Achille), Howard ha di fronte a sé la scelta più difficile: solo i Lakers possono dargli cinque anni di contratto (il massimo è 118 milioni), se firma altrove (Dallas, Houston, Cleveland?) non va oltre i 4 anni e gli 87.6 milioni. Il centro ha detto di voler prendere tempo: "Non devo avere pressioni esterne, voglio scegliere liberamente". Il gm Mitch Kupchak è convinto che resterà, avrà ragione?

GLI ALTRI – Se resta Howard, difficilmente al suo fianco ci sarà Pau Gasol, che pure è il miglior amico di Bryant. Impossibile far coesistere due lunghi interni – soprattutto per le idee di D'Antoni, che adora i quintetti agili – e oltretutto Gasol (in scadenza fra un anno, chiama 19 milioni di dollari nel 2013-14) può essere la pedina di scambio giusta per ottenere giocatori di qualità. Steve Nash ha altri due anni di contratto a 19 milioni complessivi, una scelta azzardata considerando i 39 anni con relativi acciacchi del canadese. Ma più che "amnistiare" Nash, i Lakers potrebbero tagliare (senza far gravare la cifra sul monte salari) Metta World Peace, che ha un'opzione per rinnovare per un altro anno a 7.7 milioni ma che sembra ormai fuori dai piani dei Lakers.

 

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